Osservatorio “ad Statuas” ha potenziato la sua strumentazione installando una stazione di rilevamento adibita al monitoraggio della Qualità dell’Aria.
Come noto, infatti, nell’aria è presente il pulviscolo, un particolato solido aerodisperso definito dalla sospensione di particelle solide e liquide (aerosol). In questo variegato insieme, le particelle si diversificano in funzione delle loro dimensioni, della loro composizione chimica e della loro origine.
Si dicono primarie le particelle emesse direttamente in atmosfera e secondarie quelle che invece si originano in sospensione.
Per quanto concerne la loro origine, essa si differenzia tra origine naturale (eruzioni vulcaniche, erosione, materiale biogenico quale pollini o spore fungine) ed antropica (combustione del legno negli impianti di riscaldamento alimentati da biomassa legnosa, motori a combustione interna, fenomeni di attrito dei trasporti, attività industriali).
L’interesse scientifico si sofferma sulle particelle di diametro compreso tra 0.01 e 100 µm, in quanto possono essere inalate dagli esseri viventi ed andare ad interferire con le alte vie respiratorie se non, addirittura, andare in circolo nel sangue.
L’intervallo dimensionale 0.01 – 0.1 µm viene definito “ultrafine” e costituisce il numero prevalente delle particelle che sono in sospensione nell’aria.
Le particelle con diametro compreso tra 0.1 e 2.5 µm vengono definite “fini” e prendono origine dai processi di conversione gas-particella che portano al coagulo delle particelle ultrafini in corpi di diametri maggiori.
Infine, nell’intervallo 2.5 – 100 µm si inquadra il particolato “grossolano”, che generalmente è trattenuto dalla parte superiore dell’apparato respiratorio (naso, laringe).
Nell’ottica di andare ad indagare nel range dimensionale 0.3 – 10 µm si è deciso di utilizzare uno strumento, AirLink, della Davis Instruments.
Questa apparecchiatura è in grado di rilevare la concentrazione di tre tipi di polveri sottili, PM (Particulate Matter), che vengono catalogate in base al diametro medio delle particelle che le compongono:
PM1: 0.3 – 1.0 µm
PM2.5: 1.0 – 2.5 µm
PM10: 2.5 – 10 µm
Per garantire un monitoraggio ottimale, rispettando le normative e gli standard vigenti per una corretta installazione (ARPAT, O,M.S.), è stata progettata e messa a punto una “camera” ventilata che, oltre a permettere al sensore di essere riparato dagli agenti atmosferici, garantisce un efficace ricambio di aria senza ristagni, permettendo un’installazione ad un 1.9 m dal suolo, ad una distanza >2.0 m da muri, supporti e > 10.0 m dalla linea di gocciolamento degli alberi. Inoltre la posizione di installazione garantisce 270° di campo di vento libero, tenendo conto la direzione del vento dominante nel periodo di maggior inquinamento (inverno).
Questi accorgimenti permettono di fatto di avere un campionamento utile delle concentrazioni [µg/m3] di PM1 , PM2.5 e PM10 tale da coprire in modo statisticamente significativo il territorio comunale.
I dati vengono campionati ogni minuto, vengono archiviati e vengono elaborati per fornire le statistiche di interesse.
Sul portale, sono presenti sia i valori istantanei, sia quelli storici, consultabili nella sezione dedicata “Archivio”.
Dettaglio dei valori presentati
I valori che vengono riportati sono:
- Indice di Qualità dell’Aria (A.Q.I.)
- Nowcast A.Q.I.
Osservatorio “ad Statuas” si limita solo ed esclusivamente a rilevare i dati e a presentarli in modo assolutamente obiettivo. Osservatorio “ad Statuas” si dissocia in modo netto da qualsivoglia utilizzo o interpretazione dei suddetti dati, specie se non supportata da solide e replicabili argomentazioni scientifiche.