4 novembre 2017 4 novembre 2017

“Eppur qualcosa si muove” questo era il titolo dell’articolo pubblicato dall’Osservatorio “ad Statuas” il 17 ottobre 2017. In effetti siamo prossimi ad un cambio di circolazione importante, che ci farà piombare in pieno autunno, dopo mesi e mesi di clima siccitoso, che forse ci aveva fatto dimenticare che in questa stagione già ci siamo.

Una disposizione più consona dell’Onda di Rossby faceva supporre che potesse innescarsi un nuovo pattern che incentivasse l’ingresso di correnti nord atlantiche, andando di fatto a mettere in crisi il dominio anticiclonico che interessa la nostra Nazione ormai da mesi.

Dopo l’“antipasto delle piogge di ieri”, come ha scritto il mio amico Giaime, siamo in attesa di una perturbazione ben più strutturata che ha origini molto lontane.

In questo articolo cerchiamo di capire come si origina un periodo di pioggia di questo tipo, perché sì, a differenza di quanto possiamo immaginare, sono giorni e giorni che si sta preparando.

Le regioni centro settentrionali dell’Europa e quelle balcaniche sono state recentemente colpite da alcune saccature nord atlantiche, che ci hanno interessato solo di riflesso. Tali fronti freddi si sono originati dalla Groenlandia, che, a più riprese, li ha generati.

Proprio negli altopiani di questa immensa Isola, si è formata una vasta zona di bassa pressione, che ha iniziato ad attrarre verso di sé masse d’aria gelida, originatesi nella sua parte settentrionale, e refoli di aria fredda ben più distanti, provenienti dal Canada.

Questo “motore” di bassa pressione, agendo come una calamita, ha iniziato ad indirizzare verso di sé le due masse d’aria sopra menzionate, costringendole a dirigersi verso il Canale del Labrador ed a mescolarsi.

Il passaggio di questo nuovo mix di masse d’aria sulle acque dell’Oceano Atlantico, da un lato le ha riscaldate, dall’altro ha permesso la formazione di cumuli di nuvole di vari tipi, che potete apprezzare nell’immagine satellitare riportata qui sotto.

Quanto descritto sino ad ora è solo un ingrediente, poiché tale ammasso perturbato non sarebbe, di per sé, in grado di raggiungere le nostre lande.

Entrano pertanto in gioco altri attori in questo scacchiere meteo: le basse pressioni.

Da un lato, in prossimità delle Isole Britanniche, c’è una vasta depressione che attira gran parte dell’aria groenlandese, dall’altro c’è una zona di bassa pressione, originatasi nei pressi del Portogallo, che farà deviare parte del flusso groenlandese verso di sé.

Da qui inizierà la traslazione verso est di quella che sarà la bassa pressione che interesserà l’Italia.

Quanto sopra descritto è riassunto nella seguente immagine satellitare:

 

 

Verosimilmente tra stanotte e domani mattina, tale depressione raggiungerà il Mar Ligure, dando origine ad un minimo depressionario, che prenderà energia dal mare, che ha una temperatura superficiale alta. Da quel punto il mare inizierà a generare fronti temporaleschi che porteranno le tanto sperate piogge, nevicate sulle Alpi, accompagnate da una sostenuta ventilazione, da fenomeni elettrici e talvolta grandigeni.

Il minimo depressionario che stazionerà nel nostro mare, contribuirà a richiamare anche l’aria fredda appartenente al ramo principale diretto verso le Isole Britanniche, che stazionerà in Francia.

Ciò spiegherà il sensibile abbassamento delle temperature a cui saremo soggetti nei prossimi giorni.

Di seguito una rappresentazione grafica:

 

 

Un minimo depressionario di questo tipo, che va ad interagire con un mare che ha una discreta temperatura superficiale, ha buone possibilità di rendersi di fatto indipendente dalla colata di aria principale, quella groenlandese appunto, generando ciò che in gergo viene definito cut-off, che verosimilmente garantirà instabilità atmosferica anche nei prossimi giorni.

Così si forma una perturbazione, così piove.

Fenomeni globali, di origini anche molto distanti rispetto alla nostra realtà geografica e fenomeni locali.

In tal senso, con la possibilità che possano instaurarsi localmente fenomeni di forte intensità, è bene consultare i Bollettini Meteo e le Allerte Meteo degli Organi Ufficiali Preposti, avendo sempre buonsenso ed un alto livello di attenzione, prevenzione e consapevolezza.

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